“Efemera è una roba piccina, che dura poco. Come si dice però, roba cina, roba fina. Efemera ha una vita adulta di un giorno soltanto, ma che giorno glorioso; efemera è una metafora della promessa disattesa che la rivoluzione digitale ci ha portato in dono. Tutto, in ogni momento, ovunque, per sempre. E invece no.”

Uno dei redattori di efemera, in preda alla catarsi mentre succhiava un bif al limone che gli era andato direttamente alle meningi.

Questa efemera di cui si è tanto parlato è stata una rivista di racconti e fotografie un po’ particolare; così piccola che non ha avuto nemmeno la maiuscola.

Efemera è nata nel 2020 con il preciso intento di svanire; i suoi racconti sono stati pubblicati uno alla volta, restando online solamente un paio di settimane ognuno, e diventando ogni giorno più trasparenti; è stata una rivista semestrale, che ha dato origine a tre uscite cartacee tematiche, ormai introvabili, in cui sono stati raccolti tutti e ventitré i racconti / fotografie selezionati/e. Ed è scomparsa come da programma nel luglio 2021, dopo aver superato indenne una pandemia e i subitone gli effetti.

Ora non restano che i nomi di quelli che hanno contribuito a questo progetto. Un giorno svaniranno anche quelli, ma per ora li trovate qui e qui.

Efemera è stata una cosa minuscola e tanto importante. Ne rimangono poche copie, se siete davvero motivati scriveteci e ve ne manderemo le spoglie.

Alla prossima vita.